Antonio Zacara su ‘Amadeus’
Data di pubblicazione: | 07/02/2014 |
Testata: | Amadeus |
Categoria: | Recensione |
Oggetto: | “L’ensemble Currentes e stato fondato nel 2006 dal suo direttore artistico Jostein Gundersen e si e specializzato nel repertorio polifonico medievale e rinascimentale che affronta con particolare attenzione la pratica esecutiva storica, cercando di riappropriarsi di quegli aspetti musicali che non sono stati trasmessi dai manoscritti, come l’ornamentazione. In questo cd, con un organico essenziale il gruppo si occupa della musica di Antonio Zacara da Teramo. Nato a Teramo al 1365, Antonio fu soprannominato Zacara (nel dialetto locale “schizzo di fango”) in quanto focomelico, magro, di bassa statura e privo di diverse dita. Nonostante cio divenne apprezzato “scriptore et miniatore” oltre che, e soprattutto, una delle punte di diamante della musica espressa dalla cultura gotico internazionale. Fu attivo in vari centri italiani e col tempo le sue composizioni assunsero un taglio decisamente enigmatico e subtilior, caricandosi di riferimenti autobiografici. Tornato a Teramo, mori entro il 1416. A eccezione di Un fior gentil, tutte le composizioni qui raccolte sono state tramandate a 2 voci, ma nel disco solo in tre casi il numero delle parti corrisponde a quello dei musicisti impiegati, in quanto il Currentes elabora apprezzabili combinazioni di voci e strumenti nell’ambito di un’esecuzione veramente solida, trasparente e controllata in ogni dettaglio. Le ornamentazioni sono riferite soprattutto alle diminuzioni strumentali raccolte nel Codex Faenza 117.” di Massimo Rolando Zegna (da “Amadeus”, maggio 2013, n.282) |